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STORNO
Ordine: Passeriformes
Famiglia: Sturnidae
Nome scientifico: Sturnus vulgaris
Carta d'identità
Uccello di medie dimensioni, è un po' più piccolo di un merlo, essendo lungo 21 centimetri per un peso di circa 75 grammi. Il piumaggio è nero con fitte macchie chiare, particolarmente accentuate in inverno, e con riflessi metallici bronzei, verdi e porpora, evidenti soprattutto in estate. La coda è corta, il becco, lungo e appuntito, è giallo limone in primavera e scuro in inverno.
La specie si potrebbe confondere con il merlo, che però è un uccello di maggiori dimensioni; si distinguono per la coda corta e per il modo di muoversi dello storno, che sembra una vera e propria "camminata" associata a movimenti del collo (il merlo saltella).
I giovani hanno colorazione grigia.
Abitudini
Uccello gregario, lo storno vive in stormi densi e rumorosi, in particolare a fine estate e in inverno, formando dense nuvole in volo e sostando in dormitori, composti anche da milioni di individui, sia in città sia in canneti o boschetti. Il volo è veloce con frequenti planate, in cui appare evidente la forma triangolare delle ali.
La specie frequenta le campagne coltivate, i boschi non troppo densi, i parchi e i giardini.
Lo storno segnala il proprio territorio emettendo i canti dalla cima di alberi o di antenne, agitando in modo frenetico le ali. Specie vivace e rumorosa, ha un canto che è un lungo chiacchiericcio emesso a becco aperto, con la gola gonfia e le piume irte e le ali allargate. Imita spesso i canti di altre specie.
Nidifica in buchi degli alberi, lasciati dai picchi o sotto le tegole o in altri fabbricati, predisponendo il nido a coppa con foglie e steli, guarnito con piume e muschio. La femmina depone a partire da aprile da 4 a 7 uova, producendo una o due covate.
Insettivoro in primavera, lo storno ha una dieta onnivora in autunno e in inverno, nutrendosi di frutti, semi germogli e bacche e piccoli animali.
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